Regione Veneto, DGR 1418/24 Efficientamento energetico impresa – azione 2.1.2

Risorse
La dotazione è pari a 31.000.000€
Destinatari
Le PMI , nonché i Professionisti/lavoratori autonomi, aventi sede operativa ovvero, nel caso dei Professionisti/lavoratori autonomi, domicilio fiscale, nel territorio del Veneto. I soggetti richiedenti devono esercitare nella sede operativa in cui si realizza il progetto, attività prevalente rientrante in uno dei codice ateco 2007:
-
- B Estrazione di minerali da cave e miniere, con esclusione delle seguenti categorie:
- 05 – Estrazione di carbone (esclusa torba)
- 06 – Estrazione di petrolio greggio e di gas naturale
- 09.1 – Attività di supporto all’estrazione di petrolio e di gas naturale
- C Attività manifatturiere, con esclusione delle seguenti categorie:
- 12.0 – Industria del tabacco
- 19.1 – Fabbricazione di prodotti di kokeria
- 24.1 – Siderurgia
- E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento
- F Costruzioni
- G Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
- I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
- J Servizi di informazione e comunicazione
- L Attività immobiliari
- M Attività professionali, scientifiche e tecniche, con esclusione delle seguenti categorie:
- 70.1 – Attività di direzione aziendale
- 70.22 – Consulenza imprenditoriale e altra consulenza amministrativo-gestionale
- N Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese
- P Istruzione
- Q Sanità e assistenza sociale
- R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
- S Altre attività di servizi
- B Estrazione di minerali da cave e miniere, con esclusione delle seguenti categorie:
e che abbiano la disponibilità della Sede operativa, oggetto dell’intervento agevolato, in forza di diritto di proprietà (piena, non nuda proprietà) o di altro diritto reale o personale di godimento per una durata minima residua di 10 anni dalla data di presentazione della domanda di agevolazione.
Spese ammissibili
Progetti di efficientamento energetico delle imprese, rivolti sia al ciclo produttivo, sia agli immobili aziendali, incentivando il ricorso alle energie rinnovabili per l’autoconsumo e la produzione dell’energia necessaria ad alimentare i cicli produttivi anche attraverso l’installazione dei relativi impianti:
A. Efficientamento energetico del ciclo produttivo:
1. acquisto e installazione di macchinari e attrezzature non alimentati da combustibili fossili (compreso il gas naturale) e a minore consumo energetico in sostituzione dei macchinari e delle attrezzature in uso nella Sede operativa oggetto di intervento quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i seguenti:
-
-
- Motori elettrici
- Forni
- Presse
- Compressori
- Generatori di calore, cogeneratori, pompe di calore
- Sistemi di trasporto/movimentazione interni alla Sede operativa
-
2. acquisto e installazione di sistemi e componenti non alimentati da combustibili fossili (compreso il gas naturale), in grado di ridurre i consumi energetici nei cicli produttivi nella Sede operativa oggetto di intervento, ivi compresi i dispositivi per il riutilizzo dell’energia/calore recuperata/o quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i seguenti:
-
-
- Inverter
- Rifasatori
- Pompe di calore / scambiatori di calore
-
3. acquisto e installazione di apparecchi LED a basso consumo in sostituzione dell’illuminazione tradizionale (a fluorescenza, incandescenza o alogena, ecc.), compresi dispositivi autonomi per il controllo dell’accensione, della regolazione e dello spegnimento dei corpi illuminanti.
B. Efficientamento energetico degli immobili aziendali:
1. interventi diretti all’efficientamento energetico negli edifici delle unità operative quali, a titolo
esemplificativo e non esaustivo, i seguenti:
-
-
-
- Coibentazioni dell’involucro edilizio
- Sostituzione serramenti e/o pareti vetrate
- Realizzazioni di pareti ventilate
- Realizzazione di opere per l’ottenimento di apporti termici gratuiti
- Installazione di sistemi schermanti per la protezione dalla radiazione solare
-
-
2. interventi di efficientamento energetico degli impianti di riscaldamento e/o raffreddamento negli edifici delle unità operative, tramite generatori di calore (compresi cogeneratori e/o pompe di calore) non alimentati da combustibili fossili (compreso il gas naturale), in sostituzione dei generatori di calore/freddo in uso nella sede oggetto di intervento.
C. Installazione di impianti di energie rinnovabili per l’autoconsumo e/o la produzione dell’energia necessaria ad alimentare i cicli produttivi:
acquisto e installazione di impianti di energie rinnovabili per l’autoconsumo e/o la produzione dell’energia necessaria ad alimentare i cicli produttivi (impianti destinati a produrre energia utilizzata per lo svolgimento dell’attività dell’impresa nella Sede operativa oggetto dell’intervento), compresi eventuali sistemi di accumulo/stoccaggio, esclusivamente nell’ambito di un progetto che comprenda almeno uno o più degli interventi di cui alle precedenti lettere A e/o B, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i seguenti:
-
-
- Impianti fotovoltaici
- Impianti solari termici
-
D. Installazione di sistemi per la rilevazione, il monitoraggio e la modellizzazione degli aspetti strategici del sistema produttivo, ma fino a massimo il 20% del valore del progetto:
acquisto e installazione di sistemi hardware e software per la rilevazione, il monitoraggio e la modellizzazione degli aspetti strategici del sistema produttivo: accensione, spegnimento, analisi dei dati e conseguente ottimizzazione energetica.
Requisiti
- diagnosi energetica ante intervento realizzata secondo le specifiche previste dal D.Lgs. n. 102/2014 e avente data di redazione a partire dal 01 gennaio 2024
- non deve essere previsti interventi obbligatori (ad es. prescrizioni derivanti da leggi in materia ambientale, da provvedimenti di autorizzazione etc.) e/o necessari a conformarsi a norme dell’Unione già in vigore.
- La realizzazione del progetto deve comportare una riduzione di almeno il 30% di consumo di energia primaria o di riduzione di gas effetto serra rispetto alla situazione antecedente l’intervento, anche calcolata per unità di prodotto
- Per interventi di efficientamento energetico degli immobili aziendali di cui alla precedente lettera B, si dovrà conseguire, in alternativa, uno dei seguenti risultati rispetto alla situazione ante intervento:
a) almeno una ristrutturazione di livello medio quale definita nella raccomandazione (UE) 2019/786 della Commissione sulla base dei risparmi di energia primaria, (media – minimo il 30 %), che comporti un risparmio di energia primaria di almeno il 30%;
b) una riduzione di almeno il 30% delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra. Sono esclusi dagli interventi immobili ad uso residenziale, aventi categorie catastali da A1 ad A9 e A11.
- Per interventi di installazione di impianti di energie rinnovabili per l’autoconsumo e/o la produzione dell’energia necessaria ad alimentare i cicli produttivi, di cui alla precedente lettera C:
a) l’energia prodotta annualmente a regime (elettrica e/o termica) non può essere superiore al corrispondente fabbisogno energetico indicato nella diagnosi energetica.
b) l’apparecchiatura per l’accumulo/stoccaggio assorbe almeno il 75% dell’energia da un impianto di produzione di energia rinnovabile collegato direttamente, su base annua.
c) possono essere impiegati esclusivamente componenti realizzati secondo la regola dell’arte. In particolare, i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati secondo le norme del comitato elettrotecnico italiano (CEI) si considerano costruiti a regola d’arte (Legge 186/1968, art.2).
- L’utilizzo di pompe di calore è consentito limitatamente a pompe di calore conformi all’allegato VII della direttiva (UE) 2018/2001.
- L’utilizzo di impianti di cogenerazione è consentito limitatamente ad impianti di cogenerazione ad alto rendimento quale definita all’articolo 2, punto 34), della direttiva 2012/27/UE.
Importo e tipologia di contributi concessi
Importo dell’investimento totale ammissibile: minimo 100.0000€; massimo 600.000€
Le agevolazioni sono concesse in forma mista così composta:
- una quota di Sovvenzione a fondo perduto per un importo pari al 20% dell’investimento totale ammissibile
- un Finanziamento agevolato fino a concorrere al 100% dell’investimento totale ammissibile, così suddiviso:
- una quota di provvista pubblica a tasso zero per un importo pari al 50% del finanziamento agevolato con assunzione del rischio di mancato rimborso da parte del Soggetto Beneficiario a carico del Fondo per la parte di competenza;
- una quota di provvista privata, messa a disposizione dal Finanziatore ad un tasso non superiore al “Tasso Convenzionato”, per il rimanente importo del finanziamento agevolato.
Durata del finanziamento: da un minimo di 36 mesi ad un massimo di 84 mesi (compreso preammortamento max 18 mesi).
Regime di Aiuti
• Regolamento (UE) n. 2023/2831 della Commissione del 13 dicembre 2023 relativo agli aiuti “de minimis”
• Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014
Cumulo
Le spese relative al progetto oggetto della domanda di agevolazione devono rispettare le seguenti disposizioni in materia
di cumulo:
a) cumulo tra fondi europei sugli stessi documenti di spesa: non è possibile cumulare l’agevolazione concessa con altre
forme di agevolazione concesse a valere su altro fondo strutturale o strumento dell’Unione ovvero sullo stesso fondo
nell’ambito di un altro programma operativo, relativamente agli stessi documenti di spesa riportati in una richiesta di
erogazione di agevolazione. L’importo delle spese da indicare nella domanda di pagamento di un fondo può, comunque,
essere calcolato per ciascun fondo e per il programma o i programmi interessati su base proporzionale conformemente al
documento che specifica le condizioni per il sostegno;
b) fatto salvo il divieto di doppio finanziamento, i contributi previsti dalle presenti Disposizioni Operative sono
cumulabili, per gli stessi titoli di spesa, con altre agevolazioni pubbliche che non si configurano come aiuti di stato, a
condizione che la somma complessiva delle agevolazioni concesse per un determinato bene o servizio non superi il valore
totale dello stesso e nel rispetto degli importi massimi stabiliti dalle norme di riferimento;
c) qualora le agevolazioni siano concesse ai sensi del Regolamento “de minimis” n. 2023/2831 o del Regolamento (UE)
n. 651/2014, esse sono cumulabili con aiuti di Stato concessi per gli stessi costi ammissibili o con aiuti di Stato relativi
alla stessa misura di finanziamento se tale cumulo non comporta il superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di
aiuto più elevato fissati, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una
decisione adottata dalla Commissione;
d) Ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014, articolo 8 , gli aiuti previsti dalle presenti Disposizioni Operative possono
essere cumulati:
– con altri aiuti di Stato, purché le misure riguardino diversi costi ammissibili individuabili;
– con altri aiuti di Stato, in relazione agli stessi costi ammissibili, in tutto o in parte coincidenti, unicamente se tale cumulo non porta al superamento dell’intensità di aiuto o dell’importo di aiuto più elevati applicabili all’aiuto in questione in base al presente regolamento.
Tempistiche e modalità ai avvio pratica
Trattandosi di un bando valutativo a sportello, in attesa che venga indicata la data di apertura, vi invitiamo a contattarci per una verifica di fattibilità.