CCIAA Verona: Incentivi per l’internazionalizzazione – Anno 2022

Il bando prevede uno stanziamento totale di € 1.000.000,00 destinati alle PMI con sede legale e/o unità operativa in provincia di Verona e prevede la partecipazione:

  • in forma singola
  • in forma aggregata, con minimo 6 imprese

 

Tempistiche e formazione delle graduatorie

Le domande possono essere inviate esclusivamente in modalità telematica dalle ore 9:00 del 14 giugno 2022 alle ore 16:00 del 28 giugno 2022.

L’ordine di precedenza nella graduatoria è determinato dai seguenti criteri di priorità:

    • partecipazione in forma aggregata;
    • numero decrescente dei componenti dell’aggregazione;
    • ammontare crescente dell’investimento ammesso a contribuzione;
    • iscrizione nell’elenco del “Rating di Legalità” delle imprese partecipanti (nel caso di partecipazione in forma aggregata la suddetta iscrizione può essere riferita anche ad una sola impresa).

Contributi previsti

E’ previsto un contributo pari al 50% delle spese ammissibili, sino ad un importo massimo di:

    • € 12.000,00 per la partecipazione in forma singola;
    • qualora l’impresa richiedente risponda ai criteri di impresa femminile o giovanile, la somma concessa a titolo di contributo, pur non potendo superare la percentuale massima di cui sopra, potrà raggiungere l’imposto massimo di € 13.000,00 per impresa.
    • € 12.000,00 per impresa fino ad un importo non superiore a € 75.000,00 per la partecipazione in forma aggregata.

Verrà, inoltre, corrisposta una ulteriore somma di € 2.500,00 per ciascuna domanda presentata da aggregazioni di imprese, purché ammessa a contributo.

Potranno comunque beneficiare del contributo camerale esclusivamente interventi il cui costo minimo sia pari o superiore ad € 5.000,00 al netto di IVA e delle analoghe imposte estere.

Spese ammissibili

Sono considerate ammissibili le spese sostenute a partire dal 01 luglio 2022 al 30 giugno 2023 per:

  • servizi di consulenza e/o formazione ; acquisto o noleggio di beni e servizi strumentali riconducibili a:
    • a) percorsi di rafforzamento della presenza all’estero, quali ad esempio:
      • i servizi di analisi e orientamento specialistico per facilitare l’accesso e il radicamento sui mercati esteri, per individuare nuovi canali, ecc.;
      • il potenziamento degli strumenti promozionali e di marketing in lingua straniera, compresa la progettazione, predisposizione, revisione, traduzione dei contenuti di cataloghi/ brochure/presentazioni aziendali;
      • l’ottenimento o il rinnovo delle certificazioni di prodotto necessarie all’esportazione nei Paesi esteri o a sfruttare determinati canali commerciali (es. GDO);
      • la protezione del marchio dell’impresa all’estero;
      • i servizi di assistenza specialistica sul versante legale, organizzativo, contrattuale o fiscale legato all’estero, con specifico riferimento alle necessità legate all’emergenza sanitaria da Covid-19;
      • l’accrescimento delle capacità manageriali dell’impresa attraverso attività formative a carattere specialistico (soprattutto a distanza);
      • lo sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo in impresa di temporary export
        manager (TEM) e digital export manager in affiancamento al personale aziendale;
    • b) lo sviluppo di canali e strumenti di promozione all’estero (a partire da quelli innovativi basati su tecnologie digitali), quali ad esempio:
      • la realizzazione di “virtual matchmaking”, ovvero lo sviluppo di percorsi (individuali o collettivi) di incontri d’affari e B2B virtuali tra buyer internazionali e operatori nazionali, anche in preparazione a un’eventuale attività incoming e outgoing futura;
      • l’avvio e lo sviluppo della gestione di business on line, attraverso l’utilizzo e il corretto posizionamento su piattaforme/ marketplace/ sistemi di smart payment internazionali;
      • progettazione, predisposizione, revisione, traduzione dei contenuti del sito internet dell’impresa, ai fini dello sviluppo di attività di promozione a distanza;
      • la realizzazione di campagne di marketing digitale o di vetrine digitali in lingua estera per favorire le attività di e-commerce;
      • la partecipazione a fiere o eventi con finalità commerciale all’estero (sia in Paesi UE, sia extra Ue) o anche a fiere internazionali in Italia. Sono in ogni caso escluse fiere ed eventi per i quali la Camera di Commercio di Verona organizza una partecipazione collettiva, prevedendo un cofinanziamento;
      • la realizzazione di attività ex-ante ed ex-post rispetto a quelle di promozione commerciale (compresa quella virtuale), quali: analisi e ricerche di mercato per la predisposizione di studi di fattibilità inerenti a specifici mercati di sbocco; ricerca clienti/partner per stipulare contratti commerciali o accordi di collaborazione; servizi di follow-up successivi alla partecipazione per finalizzare i contatti di affari.
  • realizzazione di spazi espositivi (virtuali o fisici, compreso il noleggio e l’eventuale allestimento, nonchè l’interpretariato e il servizio di hostess) e incontri d’affari, comprendendo anche la quota di partecipazione/iscrizione e le spese per l’eventuale trasporto dei prodotti (compresa l’assicurazione)

Regime di Aiuti e Cumulabilità

I contributi riconosciuti alle imprese ai sensi del presente Regolamento sono erogati in osservanza della normativa comunitaria in tema di Aiuti di Stato, con particolare riferimento al Regolamento UE n. 1407/2013 della Commissione del 18/12/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis

Ricordiamo che l’importo complessivo degli aiuti de minimis concessi ad una medesima impresa nell’arco di tre esercizi finanziari non può superare i 200.000,00 Euro; nel caso di imprese che effettuano trasporto merci su strada per conto terzi l’importo complessivo degli aiuti non può superare i 100.000,00 Euro. Alle imprese operanti nel settore della produzione primaria si applica il Regolamento UE n. 1408/2013 del 18/12/2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea agli aiuti “de minimis” nel settore agricolo – soglia massima 25.000,00 €. Alle imprese operanti nel settore della pesca e acquacoltura si applica il Regolamento UE n. 717/2014 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (ora 107 e 108) agli aiuti “de minimis” nel settore pesca e acquacoltura – soglia massima 30.000,00 €.

Gli aiuti di cui al presente Regolamento sono cumulabili, per gli stessi costi ammissibili con altri aiuti di Stato in regime “de minimis”, se l’aiuto cumulato non supera l’intensità e/o l’importo massimo stabilito da un regolamento di esenzione per categoria o da un regime autorizzato dalla Commissione.

Invio documentazione

Chiediamo alle aziende interessate di inviare al massimo entro venerdì 20/05 copia dei preventivi di spesa. Oltre tale data non garantiremo la gestione della pratica e la relativa presentazione.

Vi invitiamo a contattarci per approfondire i dettagli

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