Fondo Nuove Competenze 3. Competenze per le innovazioni.

fondo nuove competenze verona

Il fondo offre alle aziende la possibilità di aggiornare le competenze dei propri dipendenti, accedendo a un rimborso quasi totale del costo del personale in formazione.

In attesa della conferma dell’elenco dei fondi interprofessionali che aderiranno, prevista per il 15/12/2024, oltre che della pubblicazione degli avvisi o comunque delle modalità operative da parte dei fondi stessi, è possibile delineare le caratteristiche del Fondo Nuove Competenze (FNC) e predisporre da subito il piano formativo.

La presente pagina verrà quindi aggiornata ad avvenuta pubblicazione delle modalità operative dei fondi interprofessionali con i quali lavoreremo.


Dotazione

La dotazione finanziaria del Fondo nuove competenze 3 ammonta complessivamente a 731 milioni di euro.

Il Programma nazionale Giovani, donne e lavoro contribuisce con 730 milioni di euro, ripartiti tra Regioni e Province autonome con ripartizione per la macroarea Nord di € 225.943.198,04 (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Province autonome di Bolzano e Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto)

Queste risorse sono destinate alle seguenti tipologie di intervento:

    • il 25% a Sistemi formativi, cioè i sistemi/gruppi di imprese caratterizzati dalla presenza di grandi datori di lavoro di riferimento, cosiddetti Big Player;
    • il 25% a Filiere formative, cioè i sistemi organizzati e non organizzati di datori di lavoro di imprese micro, piccole e medie che operano preferibilmente in distretti territoriali, specializzazioni produttive, reti o filiere con una vocazione produttiva ed economica;
    • il 50% a Singoli datori di lavoro.

La quota di finanziamento restante (pari a un milione di euro) è destinata al bonus per le imprese che assumano disoccupati con contratto stagionale, nei settori del turismo e dell’agricoltura, dopo lo svolgimento della formazione.

Beneficiari

Le società, incluse quelle a partecipazione pubblica, che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle competenze dei lavoratori. Per poter aderire è necessario:

    • essere in regola sotto il profilo contributivo, fiscale e assistenziale;
    • non avere contenziosi giudiziali o stragiudiziali con il soggetto gestore, Sviluppo Lavoro Italia s.p.a, riguardanti contributi pubblici.

Tipologia di istanza:

Ogni azienda può presentare una sola istanza di contributo scegliendo tra:

SISTEMI FORMATIVI Tipologia di istanza per i sistemi/ gruppi di imprese – grandi datori di lavoro: il progetto formativo deve coinvolgere almeno 3 datori di lavoro (sono ammesse anche le società controllate); deve essere previsto il coinvolgimento complessivo di almeno 100 lavoratori di cui al massimo il 60% devono essere dipendenti della Big Player e, quindi, almeno il 40% devono essere dipendenti degli altri datori di lavoro. L’assetto minimo delle 3 aziende dovrà persistere fino a conclusione dell’attività. Il contributo massimo riconoscibile è fissato in 12 milioni di euro.

FILIERE FORMATIVE la tipologia di istanza dedicata a sistemi organizzati di imprese di piccole e medie dimensioni. Il progetto formativo deve coinvolgere almeno 5 datori di lavoro non classificati grande impresa (sono ammesse anche le società controllate) e tale raggruppamento di imprese deve comunque prevedere una capofila. Devono essere coinvolti almeno 10 lavoratori e il numero dei lavoratori partecipanti, per ogni società, non può superare il 25% del totale dei partecipanti. Il contributo massimo riconoscibile è fissato in 8 milioni di euro.

SINGOLI DATORI DI LAVORO Il contributo massimo riconoscibile per ciascuna istanza singola è fissato in 2 milioni di euro per azienda; ogni istanza deve prevedere almeno il coinvolgimento di almeno 3 lavoratori.

Numero di ore/allievo: minimo 30 (20 per gli stagionali nel turismo e agricoltura), massimo 150.

Vantaggio per le aziende: oneri finanziabili e numero di ore di formazione

Tramite FNC si ottiene il rimborso del costo del personale in formazione, così calcolato:

  • il 60% della quota retributiva, eventualmente elevabile in presenza di premialità
  • il 100% della quota contributiva, al netto di eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al FNC

Premialità

Sono previsti aumenti del contributo qualora:

    • il progetto riguardi i sistemi formativi o le filiere formative, nel qual caso la quota retributiva finanziabile passa dal 60% all’80%.
    • Sia presente personale assunto nel periodo che intercorre tra la pubblicazione del decreto e l’avvio della formazione. La retribuzione è rimborsata al 100% se si tratta di:
      • disoccupati da almeno 12 mesi
      • assunti in apprendistato di 3° livello di alta formazione e ricerca
    • l’azienda indichi la partecipazione al piano non solo di propri lavoratori, ma anche di un numero di codici fiscali di soggetti pre-selezionati e disoccupati che vengano assunti in numero minimo del 70% di quei soggetti entro la data di presentazione del saldo, con un aumento del contributo fino a massimi 800€ per ogni assunzione;
    • l’azienda operi nei settori turismo e agricoltura, così come verranno definiti tramite identificazione di specifici codici ateco, che preveda di formare disoccupati prima della data di assunzione: riceverà un bonus pari a 300 € per ogni assunto nel caso stipuli un contratto stagionale per almeno 120 giorni di lavoro; in questo caso, la durata minima della formazione per ciascun lavoratore è di 20 ore.

Il ruolo dei fondi interprofessionali

I costi della formazione sono finanziati dall’azienda o in toto o dai Fondi Paritetici Interprofessionali a cui è iscritta l’azienda, secondo la disciplina da essi prevista.

 Chi eroga la formazione

Sia per le aziende che partecipano come aderenti ad un Fondo Interprofessionale sia per le aziende le cui attività formative non siano soggette a finanziamento la formazione deve essere erogata esclusivamente da:

    • un ente titolato ai sensi e per gli effetti del decreto 16 gennaio 2013, n. 13
    • un ente accreditato dalle Regioni, come noi di 541 Consulting, a svolgere attività di formazione professionale e continua
    • altri soggetti anche privati, che per statuto o istituzionalmente, sulla base di specifiche disposizioni legislative o regolamentari, internazionali, nazionali e regionali, svolgono attività di formazione;
    • non sarà consentita l’erogazione di percorsi di formazione con docenti interni all’azienda, cioè datori di lavoro o lavoratori subordinati in organico nell’azienda beneficiaria. Unica eccezione: datori di lavoro dotati di strutture formative aziendali. Le ore di formazione svolte da tali strutture devono essere erogate per almeno il 60% da docenti esterni all’azienda.

Gli ambiti formativi previsti sono :

  • sistemi tecnologici e digitali
  • introduzione e sviluppo dell’intelligenza artificiale
  • sostenibilità ed impatto ambientale
  • economia circolare
  • transizione ecologica
  • efficientamento energetico
  • welfare aziendale e benessere organizzativo

e i repertori di riferimento dai quali attingere per la definizione dei percorsi formativi:

  1. L’Atlante del lavoro e delle qualificazioni (consultabile sul sito INAPP); in primis per corsi sulle competenze tecniche, tecnologiche, di processo
  2. il Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER), quale riferimento per le competenze linguistiche;
  3. il Quadro comune europeo di riferimento per le competenze imprenditoriali (EntreComp), quale riferimento  per le competenze di imprenditorialità;
  4. il Quadro comune europeo di riferimento per le competenze delle competenze personali, sociali e di apprendimento (LifeComp), per la definizione di corsi di formazione sulle life e soft skills
  5. gli standard di competenze stabiliti per le competenze di Numeracy/matematica e analisi dati per massimo il 20% delle ore totali del piano formativo.

Ricordiamo inoltre che oltre all’erogazione in presenza in forma dedicata, sarà consentita anche l’erogazione in modalità voucher; in modalità a distanza asincrona e/o sincrona ma fino a massimo il 50% dello ore totali, salvo diverse disposizioni da parte dei fondi interprofessionali. Ogni singolo destinatario non potrà inoltre fruire di più del 30% delle ore in training on the job.

Erogazione del contributo

E’ prevista un’anticipazione del 40% del contributo concesso, previa presentazione di fidejussione bancaria o assicurativa.

Tempistiche e modalità di presentazione

Le istanza potranno essere presentate dal 10 febbraio 2025 al 10 aprile 2025 accedendo al portale MyAnpal. I piani formativi dovranno essere rendicontati entro 365 giorni dall’approvazione.

 


In nostro iter procedurale sarà il seguente:

    • acquisizione dei costi del personale in formazione; possibilmente entro il 20/12/24
    • controllo documentale, accesso al portale MyAnpal, sottoscrizione offerta e delega per presentazione; entro la data del 24/01/25
    • predisposizione piano formativo FNC oltre a eventuale piano a valere sul fondo interprofessionale; dal 07/01/25 al 07/02/25
    • invio; dal 10/02/25

Invitiamo le aziende interessate a prendere contatto quanto prima al fine di analizzare sia il valore del contributo richiedibile, sia i dettagli contenutistici e le modalità di erogazione del piano formativo.

 

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